Il maestro del colore

La splendida opera realizzata al monastero basiliano di Fragalà a Frazzanò

 

Laggiù sulla collina un ridente poggio, frequentato dai pastori e dalle greggi, che, in prossimità dell’antico monastero di Fragalà, fondato dal conte Ruggero, addentano l’erba, nel’incanto delle giornate di sole. L’idea e il progetto di Nino Carcione nasce dal bisogno di arricchire quel luogo meraviglioso con i colori sfavillanti della Scuola Coloristica Siciliana,  trasferiti in una esplosiva scena di battaglia tra i Mori e i Cristiani, condotti da Ruggero il Normanno, che cavalca un bianco destriero. Sulla scena campeggiano verdi piante e fiori gialli di bosco, sfumati dal pennello sapiente e gentile di Lidia Monachino. I quattro Santi si intravedono tra gli alberi e le foglie, e uno di loro sostiene la Chiesa di San Lorenzo, com’ era nella sua antica bellezza. Un omaggio e un  “arbitrio” per la devozione al Santo, che sostiene tutto il peso del tempo. Il capolavoro, realizzato dal Maestro della scuola coloristica Siciliana Dimitri Salonia,  insieme con l’artista Lidia Monachino,  è dipinto su una grande tavola di legno marino delle dimensioni di metri cinque per sei, la proporzione aurea, che raccoglie tutta la passione degli artisti, travolti e coinvolti dalle immagini suggestive del castello di Fragalà, che domina la scena, nelle antiche atmosfere della vita monastica. Il linguaggio universale dell’Arte e delle architetture remote di mattoni e di pietra trasmette ai visitatori magici incanti di poesia; l’impeto della battaglia, del sangue, del galoppo e della spada, si insinua e si irradia, esplosione di luce e di colori nella dolcezza e nel’incanto della natura, sfumata in mistiche e radiose architetture.

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Il Sindaco di Frazzanò era un architetto, molto attento ala grande bellezza dei luoghi circostante il piccolo villaggio.

Laggiù sulla collina un ridente poggio, frequentato dai pastori e dalle greggi, che, in prossimità dell’antico monastero di Fragalà, fondato dal conte Ruggero, addentano l’erba, nel’incanto delle giornate di sole.

 L’idea e il progetto di Nino Carcione nasce dal bisogno di arricchire quel luogo meraviglioso con i colori sfavillanti della Scuola Coloristica Siciliana,  trasferiti in una esplosiva scena di battaglia tra i Mori e i Cristiani, condotti da Ruggero il Normanno, che cavalca un bianco destriero.

 Sulla scena campeggiano verdi piante e fiori gialli di bosco, sfumati dal pennello sapiente e gentile di Lidia Monachino.

 I quattro Santi si intravedono tra gli alberi e le foglie, e uno di loro sostiene la Chiesa di San Lorenzo, com’ era nella sua antica bellezza.

 Un omaggio e un  “arbitrio” per la devozione al Santo, che sostiene tutto il peso del tempo.

 Il capolavoro, realizzato dal Maestro della scuola coloristica Siciliana Dimitri Salonia,  insieme con l’artista Lidia Monachino,  è dipinto su una grande tavola di legno marino delle dimensioni di metri cinque per sei, la proporzione aurea, che raccoglie tutta la passione degli artisti, travolti e coinvolti dalle immagini suggestive del castello di Fragalà, che domina la scena, nelle antiche atmosfere della vita monastica.

 Il linguaggio universale dell’Arte e delle architetture remote di mattoni e di pietra trasmette ai visitatori magici incanti di poesia; l’impeto della battaglia, del sangue, del galoppo e della spada, si insinua e si irradia, esplosione di luce e di colori nella dolcezza e nel’incanto della natura, sfumata in mistiche e radiose architetture.

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